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Salvo Stuto

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La corte di giustizia dell'Ue il 10 novembre ha st La corte di giustizia dell'Ue il 10 novembre ha stabilito che lo stemma dell’@acmilan “non può essere registrato a livello internazionale in quanto marchio che designa l'Unione per articoli di cancelleria e per ufficio”. Infatti, il marchio è già in uso in #Germania da una società che si chiama… InterES Handels e “l’elevata somiglianza fonetica e la media somiglianza visiva di tale segno con il marchio denominativo anteriore tedesco MILAN comporta un rischio di confusione da parte dei consumatori che impedisce la loro protezione simultanea nell’Unione”.

Nel febbraio 2017, la società calcistica aveva presentato all’ufficio dell’Ue per la proprietà intellettuale (EUIPO) una domanda di registrazione internazionale che riguardava anche articoli di cancelleria. Ad aprile InterES Handels si era opposta. Il marchio tedesco, infatti, è stato depositato nel 1984 e registrato nel 1988, ed è utilizzato anch’esso per prodotti di cancelleria “simili a quelli oggetto della domanda dell'#ACMilan”. Per questo la società ritiene che la somiglianza del marchio ‘rossonero’ con il suo potrebbe provocare confusione ai tedeschi.
Il 14 febbraio 2020 l’EUIPO aveva accolto l’opposizione e il #Milan aveva fatto ricorso, che ora è stato respinto. Perché? Il marchio è già registrato, l’uccello (che vedete in foto) “non può essere considerato dominante e tale da alterare” la scritta dell’azienda tedesca (cioè potrebbe comunque essere scambiato per il marchio del Milan) e, che anche se l’animale raffigurato non sia ignorato dal consumatore “l’attenzione del pubblico non sarà concentrata su tale elemento”. Inoltre, il marchio della squadra contribuirebbe ad attirare l’attenzione perché “riprodotto in lettere maiuscole e con caratteri stilizzati”.

L’argomentazione del Milan era stata quella secondo cui il loro nome godrebbe di notorietà anche in Germania, cosa che avrebbe evitato la confusione. Ma il tribunale ha detto che quella da prendere in considerazione debba essere la notorietà di InterEs perché anteriore, e non quella della squadra. Così il tribunale ha dichiarato che “le somiglianze dei due segni in questione sono sufficienti per concludere che esiste un rischio di confusione”.
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